Cobol: l’highlander dell’era digitale

Nel vasto panorama dei linguaggi di programmazione, ne esistono alcuni che resistono al passare del tempo, sfidando le mode e le tendenze del momento. Tra questi, spicca il Common Business-Oriented Language, meglio conosciuto come Cobol. Nel 2024, mentre JavaScript compie 29 anni, HTML raggiunge i 31 e Python festeggia i suoi 33 anni, il Cobol soffia ben 63 candeline. Un vero highlander dell’era digitale, ma ancora estremamente attuale, soprattutto nel settore finanziario.

Tuttavia, la domanda sorge spontanea: in un mondo dominato da linguaggi più “giovani” e alla moda come JavaScript e Go, ha ancora senso utilizzare il Cobol? Non dovrebbe essersi ormai estinto, come i dinosauri?

Ecco perché il Cobol rimane un pilastro dell’informatica e una scelta ancora attuale per molte organizzazioni.

Cobol, un linguaggio ancora estremamente diffuso

Innanzitutto, è importante sfatare il mito che la vecchiaia implichi obsolescenza. Il Cobol non è più certo un linguaggio “popolare”, cioè con un’ampia comunità di sviluppatori che lo studia e lo supporta, ma resta un linguaggio robusto e affidabile, pensato per gestire enormi volumi di dati (per approfondire l’argomento, leggi il nostro articolo sui Big Data) in ambienti aziendali. La sua longevità è testimoniata dal fatto che molte delle operazioni bancarie quotidiane, incluse le transazioni nei bancomat, sono ancora supportate da software scritto in Cobol.

Ma qual è il segreto della sua resilienza? Il Cobol è stato progettato con uno scopo specifico: soddisfare le esigenze del mondo degli affari. Contrariamente ai linguaggi accademici, il Cobol era focalizzato sull’applicazione pratica, facilitando la gestione dei dati e delle transazioni finanziarie. Anche dopo decenni, la sua efficienza e affidabilità rimangono insuperate, soprattutto su mainframe.

L’ultimo aggiornamento risale al 2014, e le sue “capacità espressive” erano pensate per operatori dell’industria piuttosto che del mondo accademico. Un linguaggio pratico utilizzato per scrivere 5 miliardi di righe di nuovo codice ogni anno ad uso di banche, compagnie assicurative, agenzie statistiche nazionali, aziende di grandi e medie dimensioni e multinazionali. Si stima ad esempio che circa il 95% delle operazioni ATM vengano eseguite tramite software scritto in Cobol, con un totale di 200 miliardi di righe di codice che gestiscono 30 miliardi di transazioni ogni giorno.

Pensiamo anche alla recente crisi americana della “Great Resignation” in epoca post covid, quando gli Stati Uniti si sono ritrovati a dover affrontare delle enormi criticità nel reperimento di programmatori Cobol che fossero in grado di riparare e aggiornare i sistemi dedicati alla gestione delle liste di disoccupazione e dei relativi sistemi di regolazione degli assegni, tanto da aver spinto IBM a riattivare dopo decenni dei corsi specifici per l’addestramento di tecnici Cobol per far fronte all’emergenza.

Il segreto della sua resilienza

Ma quindi, perché le organizzazioni non passano a linguaggi più moderni, e quindi più conosciuti e relativamente semplici da aggiornare e mantenere? La risposta come sempre non è una sola, ma molto più complessa ed articolata. Analizziamo alcune motivazioni.

Innanzitutto, partiamo col dire che il Cobol è uno di quei linguaggi che “non sente l’età”.

Tutt’oggi infatti non esiste una soluzione più stabile del MainFrame per alcuni workload e sui server MainFrame gira – anche- Cobol, ed inoltre la sua velocità dopo anni di tuning dei MainFrame rimane irraggiungibile da altri linguaggi più “giovani”.

A questo si aggiunge un tema molto sentito: i costi.

Riscrivere i software in un linguaggio diverso comporterebbe per le società e le amministrazioni degli enormi costi e anche rischi, soprattutto considerando la necessità di testarlo da zero per garantire la sicurezza e l’affidabilità delle operazioni finanziarie (pensiamo ad es. a cosa potrebbe comportare un semplice bug nella gestione dei conti corrente dei clienti di una banca).

Conclusioni

In conclusione, il Cobol è molto più di un semplice fossile dell’informatica. È un sistema affidabile e efficiente per la gestione dei dati aziendali, destinato a farci compagnia ancora per lungo tempo. La sua longevità è il risultato di una progettazione mirata e di una continua adattabilità alle esigenze del mondo del business. Quindi, mentre celebriamo i compleanni dei linguaggi più giovani, non dimentichiamoci del ruolo cruciale che il Cobol continua a svolgere nell’economia digitale.

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